Ferro
La funzione principale del ferro è di legare l’ossigeno e cederlo ai tessuti e agli organi per costruire la loro struttura, ed alle singole cellule per la loro moltiplicazione. Pero’ se il ferro è in eccesso propende alla tossicità, ragion per cui, il nostro organismo tende ad attirarlo e a depositarlo in forma non dannosa, nel fegato.
Il ferro viene assorbito dal duodeno grazie alla proteina transferrina. In seguito viene trasportato fino al midollo, per produrre globuli rossi, oppure fino agli organi di deposito come il fegato. In caso di carenza di ferro nel sangue, il fegato restituisce il ferro alla transferrina, che si occupa del suo trasporto nel sangue. La sideremia esprime la quantità del ‘ferro circolante’ nell’organismo.
Il ferro è un macroelemento, cioè uno dei minerali presenti nell’organismo in quantità più elevate. la ferritina è la proteina che deposita il ferro nel fegato.
In quali alimenti è presente il ferro?
Gli alimenti ricchi di ferro sono diversi: carne (fegato, frattaglie e tacchino), pesce (vongole e frutti di mare in primis), tuorlo d’uovo, legumi, funghi secchi, frutta secca, verdure a foglia verde scuro. Anche molti vegetali ne contengono buone quantità. Lo troviamo, ad esempio, nei legumi (come fagioli, piselli e lenticchie), nei cereali, nella frutta secca e nei vegetali dalle foglie verde scuro (ad esempio gli spinaci).
Purtroppo, però, la forma presente negli alimenti di origine vegetale è meno facilmente assorbibile rispetto a quella dei cibi di origine animale. Per far fronte a questo problema si può fare affidamento sull’abbinamento delle fonti vegetali di ferro con alimenti ricchi di vitamina C, come il limone e i peperoni, che ne facilitano l’assorbimento.
La vitamina C migliora l’assorbimento del ferro: è buona abitudine quella di aggiungere succo di limone sugli alimenti comprese le verdure o aggiungerlo all’acqua che si beve al pasto, per facilitare la trasformazione del ferro a livello gastrico nella forma più assorbibile
Qual è il fabbisogno giornaliero di ferro?
La dose giornaliera raccomandata di ferro per un adulto è 14 mg (valore di riferimento europeo). Il fabbisogno giornaliero varia però a seconda dell’età, del sesso e di condizioni particolari come la gravidanza e l’allattamento. In generale, però, le donne necessitano di assumere quantitativi maggiori rispetto agli uomini.
Quali conseguenze può determinare la carenza di ferro?
La carenza di ferro ha come prima conseguenza l’anemia, cioè la riduzione dei globuli rossi nel sangue e quindi della capacità di distribuire l’ossigeno a organi e tessuti. Le conseguenze sono stanchezza, mancanza di energie, disturbi gastrointestinali, difficoltà di memoria e concentrazione, calo delle difese immunitarie e problemi di termoregolazione.
Inoltre la carenza di ferro in gravidanza può influenzare lo sviluppo del sistema nervoso del bambino e aumentare il rischio di nascita sottopeso e parto prematuro.
Quali conseguenze può determinare un eccesso di ferro?
L’assunzione di quantità eccessive di ferro può scatenare problemi di stomaco, costipazione, nausea o vomito, dolori addominali e svenimenti e ridurre l’assorbimento dello zinco. Dosi molto alte (dell’ordine delle centinaia di grammi) possono causare anche scompensi agli organi, coma, convulsioni e risultare fatali.
Esiste anche una condizione medica, l’emocromatosi, che porta all’accumulo di quantità di ferro tossiche per l’organismo. In assenza di trattamento, chi ne soffre può andare incontro a cirrosi, cancro al fegato e malattie cardiovascolari. Quindi è di importanza basilare che l’introduzione di una terapia marziale sia sempre fatta sotto controllo medico.
Nella terapia marziale io preferisco sempre l’introduzione per via venosa che per via orale. Per via orale viene assorbito molto lentamente e, soprattutto nelle anemie, la presa di compresse di ferro non è efficace. Invece con l’introduzione per via venosa il ferro viene metabolizzato in maniera piu’ performante e agisce meglio. Non solo : il ferro per via venosa favorisce molto anche gli stati di fatica e la concentrazione nonché la memoria.