Gli Ormoni

MELATONINA

  • La melatonina è un ormone liposolubile e idrosolubile, prodotto dalla ghiandola pineale; nota anche come epifisi, la ghiandola pineale è una piccola ghiandola endocrina normalmente presente nel cervello dei vertebrati;
  • La melatonina è un regolatore del ciclo sonno-veglia; attraverso la sua liberazione durante le ore serali, infatti, l’epifisi stimola quel tipico senso di addormentamento che coglie l’essere umano, quando cala il sole.
  • La conferma di quanto appena detto arriva dalle misurazioni dei livelli plasmatici di melatonina nell’essere umano, durante le 24 ore di una normale giornata: durante le ore diurne, la quantità di melatonina nel plasma è esigua; con l’arrivo del buio, invece, la concentrazione plasmatica della stessa comincia a innalzarsi progressivamente, mantenendosi ad alti livelli per l’intero corso della nottata (il picco è nelle ore centrali della notte).
  • Essa sporge all’estremità posteriore del terzo ventricolo e appartiene all’epitalamo. È collegata mediante alcuni fasci nervosi pari e simmetrici (peduncoli epifisari) alle circostanti parti nervose. Le sue cellule, dette pinealociti, producono la melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia[1], reagendo alla poca luce e influisce sull’attività delle ovaie. Si ipotizza che l’alterazione dell’attività della ghiandola pineale (indotta da talune sostanze) possa avere un ruolo nello sviluppo della dipendenza da droghe.

IPOFISI

L’ipofisi è una ghiandola delle dimensioni di un pisello, contenuta in una struttura ossea (sella turcica) localizzata alla base del cervello. La sella turcica protegge l’ipofisi, ma lascia poco spazio a un suo eventuale aumento di volume.

L’ipofisi controlla la funzionalità della maggior parte delle altre ghiandole endocrine, e per questo, viene definita ghiandola maestra. A sua volta, è controllata per lo più dall’ipotalamo, regione del cervello situata sopra l’ipofisi. L’ipotalamo o l’ipofisi sono in grado di adeguare alle necessità la stimolazione delle ghiandole che sono sotto il controllo dell’ipofisi (ghiandole bersaglio) rilevando il livello plasmatico degli ormoni secreti da queste stesse ghiandole.

L’ipofisi, una ghiandola delle dimensioni di un pisello situata alla base del cervello, produce diversi ormoni, ciascuno dei quali influenza una specifica zona dell’organismo (organo o tessuto bersaglio). Dato che l’ipofisi controlla la funzionalità della maggior parte delle altre ghiandole endocrine, viene spesso chiamata la ghiandola maestra.

L’ipofisi è formata da due parti distinte:

  • Il lobo frontale (anteriore), responsabile dell’80% del peso della ghiandola
  • Il lobo posteriore

I lobi sono connessi all’ipotalamo mediante un peduncolo che contiene vasi sanguigni e prolungamenti delle cellule nervose (fibre nervose o assoni). L’ipotalamo controlla il lobo anteriore rilasciando ormoni nei vasi di collegamento e il lobo posteriore attraverso impulsi nervosi.

Non tutti gli ormoni prodotti dall’ipofisi vengono sintetizzati in continuazione. La maggior parte di essi viene rilasciata in modo ciclico ogni 1-3 ore, con periodi alternati di attività e inattività. Alcuni ormoni, come ad esempio l’ormone adrenocorticotropo (ACTH), l’ormone della crescita e la prolattina, seguono un ritmo circadiano: i livelli aumentano e diminuiscono in modo prevedibile durante il giorno, di solito con un picco appena prima del risveglio, per diminuire al livello minimo appena prima di addormentarsi. I livelli degli altri ormoni variano in base a diversi fattori. Ad esempio nelle donne, i livelli degli ormoni luteinizzante e follicolo-stimolante, che controllano le funzioni riproduttive, variano durante il ciclo mestruale.

Ormone

Organo o tessuto bersaglio

Ormone adrenocorticotropo (ACTH)

Ghiandole surrenali

Ormone stimolante i beta-melanociti

Cute

Endorfine

Cervello e sistema immunitario

Encefaline

Encefalo

Ormone follicolo stimolante

Ovaie o testicoli

Ormone della crescita

Muscoli e ossa

Ormone luteinizzante

Ovaie o testicoli

Ossitocina*

Utero e ghiandole mammarie

Prolattina

Ghiandole mammarie

Ormone tireostimolante

Tiroide

Vasopressina (ormone antidiuretico)*

Reni

Ormoni del lobo anteriore

Il lobo anteriore dell’ipofisi produce e rilascia (secerne) sei ormoni principali:

  • L’ormone adrenocorticotropo (ACTH), anche detto corticotropina, che stimola le ghiandole surrenali a produrre cortisolo e altri ormoni
  • L’ormone follicolo-stimolante e l’ormone luteinizzante (le gonadotropine), che stimolano i testicoli a produrre spermatozoi, le ovaie a produrre ovuli e gli organi sessuali a produrre gli ormoni sessuali (testosterone ed estrogeni)

L’ormone della crescita, che regola la crescita e lo sviluppo fisico e ha effetti importanti sull’aspetto corporeo, stimolando la formazione muscolare e riducendo il tessuto adiposo

  • La prolattina, che stimola le ghiandole mammarie del seno a produrre il latte
  • L’ormone tireostimolante, che stimola la tiroide a produrre gli ormoni tiroidei

Il lobo anteriore inoltre produce diversi altri ormoni, compreso quello che causa lo scurimento della pelle (ormone stimolante i beta-melanociti) e quelli che inibiscono la sensazione dolorosa (encefaline ed endorfine) e contribuiscono al controllo del sistema immunitario (endorfine).

Ormoni del lobo posteriore

Il lobo posteriore dell’ipofisi produce solo due ormoni:

  • Vasopressina
  • Ossitocina

ORMONE DELLA CRESCITA

L’ormone della crescita, detto anche ormone somatotropo (GH, growth hormone), è un ormone proteico composto da una sequenza di 191 amminoacidi, cioè molecole aggregate in lunghe catene che servono appunto a formare le proteine.

Anche se la sua funzione primaria è quella di promuovere l’accrescimento (da cui il nome), l’effetto dell’ormone della crescita si definisce nel suo complesso “anabolico”, cioè di stimolo della costruzione dei tessuti, degli organi e dell’organismo nel suo insieme: questa azione si realizza sia in modo diretto che tramite un fattore di crescita insulino-simile di tipo I o somatomedina C, cioè un ormone che fa intermediario.

Oltre agli effetti sulla crescita staturale, l’ormone della crescita ha numerosi altri effetti che hanno portato a cambiare il suo nome in “ormone somatotropo” per meglio sottolineare la sua molto più complessa azione sistemica:

  • metabolismo delle proteine;
  • metabolismo dei glucidi (carboidrati);
  • metabolismo dei lipidi (grassi);
  • metabolismo osseo/minerale;
  • regolazione idrica e della funzione renale.

L’ormone della crescita è prodotto dal lobo anteriore dell’ipofisi – la cosiddetta adenoipofisi: una ghiandola endocrina che produce ormoni situata alla base del cranio, posta sotto il diretto controllo dell’ipotalamo.

La produzione di ormone della crescita da parte dell’ipofisi è regolata dall’ipotalamo attraverso ormoni mediatori ad azione stimolatoria ed inibitoria.

I picchi maggiori di ormone della crescita si riscontrano nelle ore notturne, in particolare con l’inizio del sonno. Questi picchi si riducono con l’età, al punto che la secrezione di ormone della crescita nell’età adulta è circa il 15% di quella della pubertà.

OSSITOCINA

L’ossitocina è un ormone di natura proteica (un peptide di nove aminoacidi) che agisce prevalentemente sulla mammella e sull’utero. Durante il travaglio ed il parto provoca contrazioni delle fibrocellule muscolari lisce uterine, favorendo l’espulsione del feto.

VASOPRESSINA

La vasopressina (o ADH, sigla dell’inglese antidiuretic hormone) è un peptide di nove aminoacidi con funzioni di ormoneneurotrasmettitore e modulatore della trasmissione nervosa. È nota anche come ormone antidiuretico, adiuretina o arginin-vasopressina (AVP).

ORMONI TIROIDEI

Gli ormoni tiroidei sono due ormoni prodotti dai tireociti della tiroide: la tetra-iodotironina o tiroxina (T4), e la tri-iodotironina (T3).

Questi ormoni sono a base di tirosina, e contengono rispettivamente 4 e 3 atomi di iodio. La loro funzione è quella di regolare il metabolismo.

CORTISOLO

Il cortisolo (o idrocortisone) è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, più precisamente dalla zona fascicolata della loro porzione corticale. È un ormone di tipo steroideo, derivante cioè dal colesterolo, e in particolare appartiene alla categoria dei glucocorticoidi, di cui fa parte anche il corticosterone (meno attivo).

Il cortisolo viene sintetizzato su stimolazione dell’ormone adrenocorticotropo (ACTH), a volte associato allo stress, prodotto dall’ipofisi. La sua azione principale consiste nell’indurre un aumento della glicemia. Questo aumento viene ottenuto stimolando la gluconeogenesi[2] epatica, che in questo caso viene sostenuta dagli amminoacidi derivanti da un accentuato catabolismo proteico, soprattutto a livello dei muscoli scheletrici, e lipidico, a livello del tessuto adiposo; si parla perciò di una sua azione anti-insulinica.

DHEA

Il DHEA è un ormone utile per migliorare l’energia, la composizione corporea, la sessualità, il tono dell’umore, la depressione, l’osteoporosi e ha un’azione anti-aging generale.

Il DHEA è il precursore di androgeni ed estrogeni. I suoi livelli diminuiscono dopo i trent’anni di età e in associazione con alcune condizioni, come la depressione. Per questo la sua assunzione viene proposta per combattere l’invecchiamento, migliorare le capacità cognitive negli anziani e rallentare la progressione di Alzheimer e Parkinson, contro disfunzioni sessuali, infertilità, depressione, schizofrenia e per ridurre i sintomi della menopausa. Inoltre viene proposto per migliorare le performance atletiche (ma il Comitato Olimpico ne vieta l’uso), per prevenire l’ostruzione delle arterie, il cancro, il diabete e la sindrome metabolica, per combattere il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjogren, l’osteoporosi, la distrofia miotonica, la fibromialgia, la sclerosi multipla, la malattia di Addison, la sindrome da affaticamento cronico, le malattie intestinali infiammatorie, i danni muscolari da esercizio, i sintomi dell’astinenza, l’artrite reumatoide e l’atrichia del pube e per aiutare la perdita di peso.

PREGNENOLONE

Il pregnenolone è un ormone precursore di tutti gli ormoni steroidei, che derivano chimicamente dal pregnenolone. Viene principalmente prodotto dalle ghiandole surrenali.
In particolare il pregnenolone è una grande risorsa per la stanchezza e per contrastare lo stress, con grande miglioramento del rendimento, della memoria, della resistenza energetica. Migliora il sonno e dunque è utile in caso di insonnia. Per la donna è ottimo nella PMS (sindrome premestruale) e in menopausa.

ALDOSTERONE

L’aldosterone è un ormone steroideo prodotto dalla zona glomerulare della corticale del surrene, è detto sodio ritentivo e potassio espulsivo per la sua azione sui due ioni.

È il capostipite degli ormoni mineralcorticoidi che, come i glucocorticoidi, vengono prodotti nella corteccia del surrene, ma attraverso due vie biosintetiche distinte. A differenza del glucocorticoide cortisolo, il controllo della sintesi non dipende principalmente dalla tropina adenoipofisiaria ACTH: infatti, liberazione di aldosterone nell’organismo dipende da diversi fattori, i più importanti dei quali sono l’aumento della concentrazione extracellulare di potassio che agisce direttamente sulla corteccia surrenale e l’attivazione del sistema renina-angiotensina-aldosterone per riduzione della pressione arteriosa (la riduzione della pressione attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone che serve a farla aumentare di nuovo).

ESTROGENI

Gli estrogeni sono i principali ormoni sessuali femminili.

Si tratta di ormoni steroidei, che prendono il loro nome dall’estro e sono presenti in entrambi i sessi, anche se nelle donne in età fertile raggiungono livelli sierici molto più alti. Gli estrogeni promuovono la formazione dei caratteri sessuali secondari femminili, come il seno, l’allargamento del bacino e sono coinvolti nella proliferazione dell’endometrio e in diversi fenomeni del ciclo mestruale. L’FSH, ormone follicolo-stimolante, e l’LH, ormone luteinizzante, regolano la produzione di estrogeni durante l’ovulazione. Quando gli estrogeni circolano in grandi quantità nel torrente ematico l’FSH e l’LH subiscono un feedback positivo, dunque viene aumentata la secrezione di GNRH da parte dell’ipotalamo ciò determinerà l’aumento della secrezione di LH da parte dell’ipofisi che a sua volta provocherà il picco ovulatorio (aumento massimo dell’ormone LH). Dopo 36 ore dal picco ovulatorio ci sarà l’ovulazione.

Tre dei maggiori estrogeni nelle donne sono l’estradiolo, l’estriolo e l’estrone. Dal menarca alla menopausa il più importante estrogeno è il 17-β-estradiolo. Dopo la menopausa l’estrogeno maggiormente prodotto è l’estrone che possiede attività inferiore a quella dell’estradiolo. Gli estrogeni sono prodotti dagli androgeni grazie all’azione di enzimi aromatici. L’estradiolo è prodotto dal testosterone e l’estrone dall’androstenedione. L’estriolo è più presente durante la gravidanza.

PROGESTERONE

È un ormone sintetizzato dalle ovaie, dalla placenta e dal corpo luteo. Nella donna, viene secreto in quantità modesta dall’ovaio nella seconda metà del ciclo mestruale; dopo l’ovulazione, detta appunto fase luteale (luteinica) o progestinica, il corpo luteo ne produce quantità elevate. Da quel momento il progesterone esercita la sua azione principale, permettendo la creazione delle condizioni adatte alla fecondazione della cellula uovo e al suo annidamento nella mucosa uterina (endometrio), eventi che segnano l’inizio della gravidanza.

TESTOSTERONE

Il testosterone è un ormone steroideo del gruppo androgeno prodotto principalmente dalle cellule di Leydig situate nei testicoli e, in minima parte, dalle ovaie e dalla corteccia surrenale. La sua produzione è influenzata molto dall’ormone luteinizzante LH. È presente anche nelle donne che, rispetto agli uomini, hanno una maggiore tendenza a convertire quest’ormone in estrogeni. La desinenza -one è dovuta alla presenza di un gruppo chetonico CO sull’atomo C3 del primo anello del carbonio [A] dello steroide.